The VirtNet Runner - Il giocatore

James Dashner

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  1. caskey
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    Downton Abbey, trasferita all'Accademia di monsieur de Treville

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    Michael è un giocatore. Come quasi tutti i giocatori, passa più tempo su VirtNet che nel mondo reale. VirtNet offre una full immersion di mente e corpo. E crea dipendenza.

    Grazie alle nuove tecnologie, chiunque abbia abbastanza soldi può provare mondi fantasy, rischiare la vita senza arrivare però alla morte, oppure più semplicemente stare in giro con gli amici virtuali del VirtNet.

    E più sei un abile hacker, più divertente è il gioco. Perché infatti seguire le regole se la maggior parte sono stupide?

    Ma diverse regole sono state fatte per un motivo ben preciso.

    Certi tipi di tecnologia sono troppo pericolosi per tentare di aggirarli, e rapporti concreti riportano che un giocatore è andato oltre i limiti: ha bloccato degli ostaggi all'interno del VirtNet.

    Gli effetti sono devastanti, gli ostaggi sono stati tutti dichiarati cerebralmente morti. E le motivazioni del giocatore rimangono un mistero.

    Il governo sa che per catturare un hacker ha bisogno di un altro hacker, e sta osservando Michael. Lui deve entrare nella loro squadra, ne hanno la necessità.

    Ma il rischio è enorme. Con questa impresa, Michael avrà bisogno di uscire dalla griglia del VirtNet. Ci sono più vicoli e angoli nel sistema di quanto gli occhi umani abbiano mai visto. E tanti predatori che non si possono nemmeno controllare. E infine c'è la possibilità che il confine tra gioco e realtà si perda per sempre.

    CITAZIONE
    @ wikipedia

    ♥~♥~♥



    Mi ero ripromessa di non comprare più nessun libro della Fanucci considerando il disastro che è stato fatto con Maze Runner: quando mi ero interessata alla saga il primo film non era ancora uscito, perciò il libro era praticamente irreperibile e, solo per pure fortuna, sono riuscita a recuperarne una copia in biblioteca. Per quanto riguarda gli altri due volumi della saga, ho dovuto aspettare la ristampa seguita al successo cinematografico del Labirinto e mi sono trovata due libri stampati male, pieni di errori non solo di battitura (alla mia copia de La rivelazione mancavano venti pagine -le più importanti, tra l'altro). Si capiva che, per cavalcare l'onda del successo del film, la casa editrice avesse fatto tutto in fretta e furia perché la vecchia edizione che avevo recuperato in biblioteca non presentava alcun difetto.
    Una volta terminata la lettura della Rivelazione, lettura purtroppo rovinata da quegli errori della casa editrice e quindi per niente imputabili all'autore, mi ero detta di non sganciare più un soldo alla Fanucci (anche perché la casa editrice, da me contattata su FB per segnalare quell'errore di impaginazione nel terzo volume, nemmeno si era scusata. Onestamente mi ero aspettata uno sconto su una nuova copia, o la proposta di uno sconto sull'ebook così da poter leggere quelle venti pagine che mi mancavano, ma niente. Insomma, il libro mi era costato una ventina di euro, non lo avevo rubato o piratato, quindi sarebbe stato carino da parte loro mostrare un minimo di interesse). Pazienza.
    Quando poi Dashner ha pubblicato il prequel della saga, ho mandato all'aria i miei propositi. Dopotutto, il prequel faceva comunque parte di Maze Runner, non potevo non averlo. E poi niente più Fanucci.
    Ma Dashner ha scritto ancora, una nuova saga, e io amo quell'autore e non ho potuto fare a meno di comprare anche The Virtnet Runner - Il giocatore, augurandomi che visto che nessun film tratto da quest'opera è in uscita, l'editing fosse stato fatto con un minimo di attenzione e non in fretta e furia.

    The VirtNet Runner - Il giocatore
    AyiyAdm



    Qui parlerò delle mie impressioni riguardo questo romanzo.
    Non ho inserito Dashner tra i miei autori preferiti solo perché volevo assicurarmi che Maze Runner non fosse un colpo di fortuna, ma che egli fosse veramente bravo. E, accidenti, lo è davvero. Ho amato Il giocatore tanto quanto ho amato Il labirinto. Non saprei fare un paragone tra quale dei due incipit mi sia piaciuto di più. Lo stile di Dashner è scorrevole, fluido, e, soprattutto, ha la capacità di apparire chiaro e di catapultare il lettore nella sua realtà nonostante si tratti di una realtà completamente inventata e distante da quella del lettore. È in grado di illustrare in maniera nitida la sua ambientazione. Mi sono subito trovata in questo nuovo futuro senza sentirmi smarrita, senza chiedere come fosse questo nuovo universo distopico creato da Dashner.
    Per fortuna non ho trovato grandi errori (ma comunque non ho affatto rivalutato la Fanucci). Lo stile dell'autore, così come nella precedente saga, è cristallino, usa termini tecnici e specifici in maniera chiara e seguire la narrazione non è affatto complicato. La storia è straordinariamente avvincente! Si viene subito catapultati in questo mondo virtuale, il VirtNet e si familiarizza subito con i termini relativi al processo di ingresso nella rete.
    Il protagonista è interessante, anche se devo ammettere di non avere un personaggio preferito, così come i suoi due amici: interessanti, ma non li considererei dei personaggi preferiti.
    Il punto di forza di questo libro, oltre al richiamo molto marcato alla fantascienza, è proprio la trama. Personalmente amo qualsiasi cosa abbia a che fare con la rete, con i codici, con la realtà virtuale. Non ho altre parole per definire questo romanzo se non coinvolgente.
    Confesso che avevo diverse teorie mentre procedevo con la lettura, e le inserirò sotto spoiler per non rovinarvi la sorpresa:

    All'inizio avevo pensato che Kaine fosse Gunner Skale impazzito e diventato cattivo. Poi ho pensato che l'antagonista fosse o Bryson o Sarah sotto mentite spoglie.
    Circa a metà (dopo il suicidio di Bryson), sono stata convinta che Kaine fosse Michael, che Michael soffrisse di schizofrenia, e che quindi fosse eroe e malvagio.
    Poi ho pensato che Kaine fosse un programma coddato da Michael (sempre per avvalorare la mia teoria che Michael fosse il buono e il cattivo della storia -la mia teoria preferita).
    Infine, avevo immaginato che Michael fosse un Tangente impazzito una trentina di pagine prima che si scoprisse nel romanzo.


    La mia teoria preferita, comunque, è ancora fattibile e non vedo l'ora di poter leggere il resto della saga per scoprire come si evolve la storia!
    Questo libro si colloca molto in alto nella mia scala di gradimento e lo consiglio vivamente a tutti coloro che conoscono internet e che trascorrono ore in rete (dubito che i miei genitori lo apprezzerebbero :P ).

    Voto: 10

    Vi prego, qualcuno lo legga perché ormai sono entrata in questo fandom e ho bisogno di qualcuno con cui parlarne!
     
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